In seguito alla comunicazione di una malattia tumorale è naturale reagire con sentimenti di incredulità, senso di irrealtà e rifiuto. Quando il mondo cambia in maniera così imprevedibile, dopo un momento di comprensibile shock, si possono avvertire emozioni complesse da decifrare: la rabbia, la paura, un senso di ansia e di angoscia. In seguito, la convivenza con la malattia tende a placare l’ondata di emozioni che inizialmente può travolgere il paziente e, in alcuni casi, le emozioni potrebbero assumere la forma della tristezza, o mutarsi in una indefinita apatia, un generico disinteresse o una perdita di attrattiva per attività che fino a poco tempo prima erano considerate piacevoli. In questa fase, è importante attivare una vera e propria riorganizzazione di sé stessi e dell’ambiente. Adeguarsi alla nuova condizione di “malati” richiede energia e consapevolezza.
Imparare ad utilizzare le risorse psicologiche nascoste, capire come reagire e come adattarsi al nuovo stato. Può essere molto difficile, ma è indispensabile per riorganizzare l’esistenza.
Naturalmente, non riteniamo che la gestione di una malattia complessa, quale il tumore è, possa essere sintetizzabile in punti. Né consideriamo quelli seguenti come consigli, o suggerimenti strategici. Tuttavia, una piccola riflessione in merito a nuove ed impensate soluzioni di adattamento alla nuova condizione, può essere utile. Considerate il decalogo che segue come un primo passo per iniziare a riflettere, non siete soli. Far riferimento alla vostra équipe di cura potrà rivelarsi utile. Il nostro intento è quello di aiutarvi ad utilizzare queste pagine per poter avviare una riflessione condivisa con gli specialisti di vostra fiducia.