Forza. Credi in un mondo senza più tumore al seno. Fino ad allora noi ci saremo!
Il tumore della mammella è ancora il big killer numero uno nelle donne e, sebbene negli ultimi anni si sia registrata una sia pur lenta ma costante e progressiva diminuzione della mortalità, la sua incidenza è anche nel nosto Paese in aumento. Per il 2012 si prevedono, infatti, circa 42 mila nuovi casi di cancro al seno.
Inoltre lo sviluppo e la presenza del tumore alla mammella in Italia si scopre sempre più in donne giovani. Infatti negli ultimi anni si è registrato un incremento di circa il 30% nella fascia di età compresa tra i 25 e i 49 anni.
Tanto è certamente dovuto all’evoluzione dell’”imaging”, alla diagnostica tecnologicamente più avanzata, sofisticata, puntuale, precisa. Peraltro un alto numero di donne, attualmente escluso dai programmi di screening previsti dal SSN per le donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni, non ha accesso gratuito ad esami diagnostici di “prevenzione”.
L’importanza della diagnosi precoce del cancro della mammella è quanto mai fondamentale e strategico per vincere questa patologia.
L’individuazione di un tumore impalpabile e rilevabile soltanto con gli esami strumentali, vale a dire di pochi millimetri, determina infatti una elevata percentuale di guaribilità che supera ormai il 90%.
Ecco l’importanza della diagnosi precoce che per tutte le donne rappresenta un’opportunità concreta di “salvavita”.
Prevenzione e informazione corretta, conoscenza della problematica per meglio saperla affrontare e risolvere. Di qui la necessità da parte della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – di promuovere la cultura della prevenzione come metodo di vita ed una sempre maggiore capillare sensibilizzazione nei confronti della diagnosi precoce.
Per tutto il mese di ottobre la LILT, d’intesa con Estée Lauder, attiva i suoi 397 Punti Prevenzione/Ambulatori per offrire alle donne l’opportunità di meglio accostarsi alla diagnosi precoce, distribuendo materiale divulgativo -informativo, effettuando consulti, visite, esami. Si tratta in definitiva di una battaglia che potremmo, insieme, considerare vinta se tutte le donne si sottoponessero a periodici e regolari controlli clinico-strumentali.
Ed è questo l’invito che di cuore rivolgo ad ogni donna del nostro Pianeta.