Ci sono argomenti che ci mettono a disagio, parole che evitiamo di pronunciare, il cui semplice suono ci spaventa.
Ma la paura è sempre la via sbagliata, perché ci porta dritti all’ansia, all’ignoranza, alla solitudine.
Ecco perché questa raccolta di storie sceglie di non avere paura, e cerca di rispondere alle parole che ci spaventano usando altre parole che siano forti, calde e sincere.
Sono le parole di chi convive ogni giorno con la malattia, per destino o scelta professionale. Persone che vivono costantemente a contatto con realtà difficili e intense, professionisti che per una volta decidono di mettere da parte gli aspetti tecnici e scientifici del loro lavoro, e aprono il cuore per raccontarci la loro vita, le esperienze, i percorsi che li hanno portati a lavorare in un campo tanto difficile e delicato.
Sono primari, infermieri, medici e volontari, ma la loro voce è quella di persone come noi, a volte felici e a volte tristi, proprio come noi. E scopriamo così che sotto i camici bianchi ci sono donne e uomini con vite private, sogni, dubbi e speranze, giornate buone e giornate storte.
Scegliamo insomma di non scappare, di fermarci ad ascoltare le loro esperienze. Ci commuoviamo e troviamo pure il tempo di sorridere un po’, ci riconosciamo nei loro racconti e alla fine ci sentiamo più forti, perché non siamo più soli a camminare lungo questa strada un po’ sbilenca che si chiama vita.
Fabio Genovesi